Consulta

Benessere ieri, oggi e domani: i primi risultati della grande indagine della CPS

Quale benessere, quale malessere provavamo in classe prima del Coronavirus, e durante il lockdown? Quali le difficoltà e le opportunità della didattica a distanza? Che scuola e che società vorrei al rientro e nel futuro? Cosa ho coperto/riscoperto e mi terrò caro per ripartire?

Circa 2.000 studenti della provincia hanno risposto alla grande indagine sul "benessere/malessere ieri, oggi e domani" ideata e organizzata dalla CPS di Belluno, anche in sinergia con il Coordinamento delle Consulte provinciale del Veneto (parte delle domande sulla D.a.D. sono state elaborate assime e alle diverse CPS venete e i risultati potranno essere confrontati) e in collegamento con una ulteriore indagine a cui hanno pure partecipato gli stessi 2.000 studenti bellunesi oltre ad altri studenti veneti e della Calabria (di questo questionario si aspettano ancora i risultati, che verranno poi messi in relazione con il questionario di cui riportiamo qui una prima elaborazione) dell'associazione "Attendiamoci" di Reggio Calabria in collaborazione con l'Università Mediterranea.

Qui il progetto: Questionario della CPS sul benessere degli studenti ieri, oggi e domani

Qui la prima elaborazione, ancora grezza, ma già interessantissima.

Si tratta della voce dei ragazzi riportata senza filtri: si sono sfogati e non hanno fatto sconti a nessuno, nè a se stessi, né agli altri, ma sono stati anche molto costruttivi: una generazione resiliente, che saprà attraversare le paludi.

Seguirà una pubblicazione più approfondita e integrata dai dati della rilevazione ideata dall'Associazione "Attendiamoci".

 

Questionario sul benessere degli studenti ieri, oggi e domani

COME HAI VISSUTO IN CLASSE, COME VIVI OGGI A CASA? CHE SCUOLA VORRESTI IN FUTURO?

Ritagliati 25 minuti di tempi e compila il questionario qui: https://bit.ly/CPSierioggidomani

Il tuo contributo ci aiuterà tutti a riflettere con le Istituzioni scolastiche e non scolastiche su come implementare il benessere, l'efficacia delle azioni educative e a capire cosa vogliamo per il nostro futuro.

Terminato questo questionario completa subito l'opera, o se non puoi fallo successivamente, con un altro questionario di soli 10 minuti: https://bit.ly/questionariogiovanicovid1

SCADENZA PROROGATA AL 5 GIUGNO!

Leggi tutto...

CPS-show - le interviste degli studenti

A partire dal 4 maggio ogni lunedì e giovedì di maggio alle ore 18:00 gli studenti della Consulta provinciale studentesca di Belluno organizzaziono sul proprio canale Instagram cpsbelluno delle interviste con personaggi significatici dell'arte, del teatro, della cultura, della legalità, della comunicazione e dei social. Gli studenti bellunesi potranno utilizzare il proprio canale comunicativo privilegiato (Instagram) per confrontarsi in modo interattivo con esperti di fama internazionale, come Marco Cortesi e Mara Moschini, amatissimi autori e attori di teatro e cinema, testimonial efficacissimi delle tematiche civili e dei diritti umani.

Si tratta di un servizio che gli studenti della Consulta offrono ai propri coetanei, non solo bellunesi, ma, in collegamento con le altre Consulte, viene proposto agli studenti della nostra o delle altre regioni che si collegheranno all'account Instagram  "cpsbelluno". Un servizio per potersi sentire protagonisti e collegati al mondo, nonostante le limitazioni imposte dall'emergenga Covid-19. 

Questo il calendario, ancora non definitivo (alcuni esperti devono ancora confermare, ma la rosa dei contatti coinvolti è numerosa e di primordine):

VEDI IL SERVIZIO DI TELEBELLUNO SULL'INIZIATIVA

Sul tema del Coronavirus vedi anche:

videoCONSULTAzione “La bellezza ai tempi del virus” (2)

EMERGENZA Covid - 19 - RISORSE

videoCONSULTAzione “La bellezza ai tempi del virus”

Progetto delle Consulte degli Studenti del Veneto rivolto a tutti gli studenti DELLA PRIMARIA  E DELLA SECONDARIA
Il Coordinamento Veneto delle Consulta Provinciali degli Studenti in sinergia con l’I.C. Giuseppe Parini di Camposampiero ha ideato l’allegato progetto che propone a tutti gli studenti dalla primaria alla Secondaria di Secondo Grado di inviare brevi contributi video che raccontino la “bellezza” che è pur possibile cogliere nella situazione di emergenza attuale.
I contributi verranno poi utilizzati dagli studenti della Consulta per produrre un video che racconti la potenzialità delle diverse sfaccettature dei punti di vista degli studenti.
Il progetto del coordinamento dovrebbe essere adottato anche dai Coordinamenti delle Consulte delle altre regioni e confluire in un progetto nazionale con il contributo di Rai Scuola.

00013

Attachments:
Download this file (firmato_1587738280_SEGNATURA_1587738249_Proposta_per_video_La_bellezza_ai_tempi_del_virus.pdf)La_Bellezza_ai_tempi_del_virus_circolare[Circolare La bellezza ai tempi del virus]325 kB

21 marzo - Giornata della memoria e dell'impegno per le vittime di tutte le mafie

Non potendo organizzare una grande manifestazione a Belluno con altre iniziative collaterali previste, la Consulta Provinciale degli Studenti e le Scuole in rete hanno deciso di celebrare le vittime di tutte le mafie e di promuovere per tutta la cittadinanza il tema della legalità, centrale per la rinascita del nostro paese dopo l'emergenza coronavirus,  attraverso i mass media e i social.

Leggi tutto...

Io sto a casa - l'appello della Consulta provinciale degli studenti (2)

IL TESTO SUI GIORNALI

 

L'APPELLO DEL 12 MARZO 2020

DISTANTI MA UNITI.

Appello a tutti gli studenti della provincia

 

È un momento duro. La paura di molti di noi è comprensibile. Ma è arrivato il momento di mettere da parte la voglia di uscire, di condividere, di vedersi, di abbracciarsi, per quanto sia forte il desiderio di tornare alla normalità.

Al momento abbiamo un nemico comune, il contagio, e dobbiamo combatterlo con le giuste misure restando uniti, anche se a distanza.

È così indispensabile uscire la sera? Agli aperitivi non possiamo rinunciare? Non possiamo proprio posticipare i party o le cene con gli amici? Perché la vera festa sarà quando tutti insieme riusciremo a uscire da questa situazione.

Una cosa ci insegna questo virus: se non andremo tutti nella stessa direzione l’epidemia si trascinerà con conseguenze sempre più gravi per tutti, singoli individui e comunità. Se faremo invece tutti la scelta giusta vinceremo nel minor tempo possibile: ogni singolo contributo fa la differenza!

Secondo le proiezioni dei modelli matematici comunicate dal Presidente della Regione Veneto se tutto continuerà con il trend di questi giorni nel solo Veneto il 15 di aprile ci saranno 2 milioni di contagiati da Coronavirus sui 5 milioni di abitanti totali. E i giovani possono fare molto per impedirlo.

Di questa emergenza le parole d’ordine sono responsabilità e solidarietà. La solidarietà verso i contagiati, le famiglie delle vittime, dei nostri amici e famigliari, ma soprattutto verso i medici, gli infermieri, i volontari che stanno affrontando il problema in prima linea. In un Paese in cui sempre più persone lasciano spazio all'indifferenza, alla rassegnazione e al disimpegno, i medici e tutto il personale sanitario stanno dimostrando l’umanità che spesso viene dimenticata. Ora però è arrivato il momento che ognuno faccia la sua parte perché tutti noi, nel nostro piccolo, possiamo fare la differenza. Non possiamo darci ordini a vicenda, ma possiamo darli a noi stessi dimostrando di essere cittadini attivi degni di orgoglio. Dobbiamo e possiamo cambiare abitudini!

Cosa sono due settimane di sacrificio di fronte al dramma sofferto da molte migliaia di medici, infermieri e pazienti che si trovano in un vero stato di guerra?

Sono sempre di più i noncuranti e gli indifferenti che non aprono gli occhi per non essere emotivamente coinvolti. Il soggetto che non riesce o non vuole vedere la realtà prima assume atteggiamento sprezzante, poi fugge. Non è la disobbedienza la questione, ma la volontà di non vedere e non capire. Siamo caratterizzati da un individualismo esasperato e da un forte indipendentismo. Non sappiamo camminare insieme. In questo momento le vere malattie da combattere sono l’egoismo, l’indifferenza, l’ignoranza e la cocciutaggine nel rimanere in errore.

Spazzate via sono state tutte le nostre abitudini e con loro i nostri istituti, i nostri banchi di scuola, i nostri insegnanti e perfino i nostri compagni, sono stati rimpiazzati da pallidi schermi digitali attraverso i quali cerchiamo di sopperire alla nostra perdita anche se (finora), senza straordinari successi. Questa mancanza però ci sprona a dare di più e a ricercare il meglio, anche in una situazione critica come quella che stiamo vivendo, facendoci valere e facendo valere il nostro diritto allo studio, esercitandolo anche in modo innovativo, cercando di prenderci tutte le nostre responsabilità, rendendoci così protagonisti e responsabili della nostra stessa istruzione.

 

Ci troviamo di fronte a un bivio e dobbiamo fare una scelta. Una scelta consapevole e responsabile. Aprire gli occhi e prendere consapevolezza rimanendo a casa e rispettando le istruzioni del nostro governo con lo scopo di limitare il più possibile il contagio, o uscire secondo la quotidianità negando l’evidenza del problema.

Certo è difficile rimanere segregati in casa limitando al minimo la propria vita sociale, ma ricordiamoci che al giorno d’oggi sono molti i modi per rimanere in contatto con amici e familiari. Chiamate, videochiamate e tutte le forme di messaggistica sono una valida soluzione, almeno finché il problema persiste.  La tecnologia ed i social ci possono venire incontro diventando ponti che mitigano la distanza figurativa se non reale tra le persone e ci permettono di condividere non solo stories o post ma anche idee, speranze e riflessioni. In questo modo saremo distanti, ma allo stesso tempo molto uniti. Perché è solo insieme che ne verremo fuori più forti di prima.

 

La Presidente e la vicepresidente della Consulta Provinciale degli Studenti di Belluno per conto degli studenti della Consulta.

Pagina 3 di 6